
Siamo alle porte delle feste natalizie e quindi, quale occasione migliore per parlare di champagne!
E' la volta quindi di questa casa francese importante, Maison Bollinger, ubicata ad Ay e madre di un'etichetta prestigiosa che inizia il suo percorso e la sua ascesa nel 1829 con Athanase de Villermont, figlio di una nobile famiglia che ereditò proprio quei terreni da dove tutto ebbe inizio.
Il lungimirante Athanase vide subito proiettate nel futuro le potenzialità del suo prodotto ed iniziò quindi a lavorare alacremente, conoscendo due personalità che avrebbero dato la svolta decisiva al suo progetto: Joseph Bollinger, di origine tedesca e Paul Renandin, un francese molto appassionato di vini. La Maison Bollinger venne così fondata nel 1829 sotto il marchio Renandin - Bollinger & Cie. Joseph Bollinger si occupava delle vendite mentre Renandin delle cantine e della loro gestione.
Bollinger sposò successivamente la figlia di Athanase, Luis Charlotte, nel 1837; nel tempo i loro figli si dedicarono sempre a far crescere ed espandere l'azienda di famiglia, anche durante gli anni durissimi della guerra . L'eredità della casa prestigiosa di champagne venne successivamente portata avanti da "Madame Jaques", moglie di di Jaques Bollinger, che nell contempo era rimasta vedova prematura: seppe destreggiarsi con idee innovative e doti da business woman incredibili anche dopo la morte del marito portando avanti il business in forma davvero esemplare.
Oggi gli ettari dedicati a queste vigne sono ben 174 e sono occupati all'85% da Grand Cru e Premier Cru, suddivisi sui territori di appartenenza. Ay, Avenay, Tauxieres, Louvois e Verzenay sono coltivati a Pinot Noir, nell'area di Champvoisy abbiamo invece Pinot Meunier, mentre nella zona di Cuis avremo Chardonnay.
Le vigne sono gestite con la massima cura e sapienza, usando pesticidi biologici, riducendo così al massimo l'uso di diserbanti chimici e reciclando i residui di potatura. Bollinger è stata la prima maison ad ottenere la certificazione "High Environmental Value", proprio per il suo impegno in questa direzione. Ma, come potrete ben immaginare, la magia non si ferma alle vigne, tra le uve mature ed i territori coltivati ordinatamente in filari che cambiano colore e sembianze ad ogni stagione. le cantine rappresentano sicuramente un modo affascinante, dove il concetto di tempo è essenziale e di primaria importanza. I Cuvee passeranno almeno 3 anni in questi ambienti, dopo essere stati imbottigliati in primavera; ancora di più toccherà alla collezione Vintage Cuvee, proprio per la sua originale denominazione.
Sono circa 3500 le botti invecchiate che ospitano questo nettare degli dei, alcune delle quali raggiungono anche i 100 anni di storico. Controllate sempre scrupolosamente saranno le protagoniste di una buona parte della vita di questi raccolti che daranno origine a prestigiosi champagne. Il Cellar Master, figura professionale importantissima dovrà tenere sotto controllo e monitorare le uve fin dalla loro raccolta, preparando poi ogni vino per il "Tasting Committee", che approverà l'operato e le scelte, collaborando in forma ottimale con i "winegrowes" che immaginiamo come "i guardiani dei filari". Ecco, così si completa tutto l'organico che, partendo dal protagonista principale, le vite, lavorando alacremente ed in squadra con perseveranza, intuizione e sapienza, porterà a noi cotanta bontà, con quel gusto inconfondibile, quella leggerezza che sale fino alle narici, quell'inconfondibile elegante presenza...che solo lo champagne sa regalare.
LA SCELTA: Vieilles Vignes Françaises 2007
Abbiamo scelto tra le collezioni Bollinger questo champagne che è 100% derivato da uve di Pinot Noir Grand Cru. il 31 Agosto 2007 si produsse un'annata eccezionale, raccolta in 3132 bottiglie numerate.
Uno champagne dal colore dorato intenso, con un bouquet inizialmente floreale, unito al sentore di lime e camomilla che successivamente si sviluppa in un sentore di tartufo e miele d'acacia.
Al palato questo champagne si presenta intenso, bilanciato, con aroma di limone candito, tarte tatine pan di zenzero. Percezione questa che termina poi in evocazioni di cannella.
Perfetto servito tra gli 8° ed i 10°, accompagnando caviale bianco, tartufi d'Alba e piatti raffinati che ben si sposino per la loro struttura al bouquet di questo Bollinger d'annata.