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Il Panettone: un mito nato a Milano


Le vie di Milano alla mattina di un freddo Dicembre, profumano di festa e preannunciano il Natale con luci e colori. Tuffandoci nel passato forse potremmo ripescare storie di garzoni e forni “a tutto calore” che in questa epoca dell’anno iniziavano la produzione di dolci per soddisfare ed imbandire le tavole.

E proprio qui a Milano nacque il panettone che oggi fa il giro del mondo ed è un “must” a fine pranzo, un classico irrinunciabile, seppur con tutte le varianti che con il tempo lo hanno “ abbellito”. L’impasto del panettone in forma molto semplice, era già presente nel 400: fu dal’800 che l’impasto si iniziò ad avvicinare a quello odierno fino a quando Angelo Motta diede il suo tocco geniale, modificandone la forma a cupola ed aggiungendo lievito e più uvetta all’impasto perché diventasse più soffice e gustoso al palato.

Un uomo che , nato nel 1890 e che successivamente fece una scuola da pasticcere per poi aprire il suo forno a Milano in Via Chiusa. Questo non era che l’iniziale trampolino di lancio perché successivamente aprì il primo negozio, nel 1925, in Galleria Carlo Alberto: da qui la ricetta classica non si modificò più e Motta divenne ed è tutt’ora leader indiscusso nel settore con un espansione sui mercati mondiali che iniziò già negli anni ’50: oggi il panettone è quel che è grazie a lui.

Attualmente esistono molte varianti al panettone classico: farciti con creme, con e senza canditi, senza glutine: per accontentare tutti i palati ed anche per chi sfortunatamente soffre di allergie o intolleranze. A Milano inoltre molte note pasticcerie producono il proprio panettone artigianale: fidatevi solo di chi prende ordinazioni però: il vero panettone artigianale fatto in sede non viene prodotto in grande scala, proprio per garantirne la freschezza alla consegna.

Consigliamo di lasciarlo un poco di tempo prima sono una fonte di calore moderato intero o tagliato a fette in forno per qualche minuto a temperatura non elevatissima: solo per esaltarne sapore ed aromi. Lo potrete servire semplicemente così come è oppure lo potrete accompagnare con una crema chantilly servita a parte, in piccole coppette che ogni commensale deciderà di utilizzare nella quantità desiderata.

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